"Il Pdl apre a Gatti, ma Gatti non apre al Pdl"

TERAMO – E’ il Pdl che non integra l’assessore Gatti o sono gli atteggiamenti di Gatti che non lo integrano nel Pdl? Il senatore Paolo Tancredi, risponde con una domanda retorica a quello che definisce un “gap di integrazione” all’interno del partito, schierato su due posizioni diverse alla vigilia del congresso: da una parte l’assessore regionale Gatti che vuole affidare il coordinamento a uno dei suoi (Emiliano Di Matteo) dall’altra Tancredi e l’attuale vicecoordinatore Giandonato Morra che vuole affidare il testimone alla “sua” Valeria Misticoni. Un nome che riceve al momento anche la benedizione del senatore Tancredi, che oltre a premiare un volto giovane ritiene l’alleanza con la componente di An, storicamente imprescindibile, un sodalizio che ha portato a risultati inaspettati e, dunque riproponibile. “D’altronde non c’è solo la corrente di Gatti all’interno del Pdl – ha dichiarato Tancredi – penso oltre a Morra anche allo stesso Di Dalmazio che è espressione delle liste civiche, al sindaco, al governatore, al presidente della Provincia. Ci sono tante differenze di sensibilità e francamente mi dispiace che si dica che non c’è legittimazione del gruppo appartenente a "Futuro In". I fatti – prosegue Tancredi – dimostrano che non è vero visto che la componente di Gatti, esprime assessorati significativi in Comune, in Provincia e in ultimo la sua compagine ha determinato il nuovo assetto del Ruzzo”. Certamente però le “aperture” di Gatti, secondo il coordinatore provinciale, non confortano e non catturano la fiducia del Pdl. Tancredi allude all’eventualità di future alleanze e alle dichiarazioni rilasciate da Gatti a www.emmelle.it: “Che significa ‘resto dove sono’ e al contempo dire ‘non metto steccati’?”. Insomma per Tancredi è lo stesso Gatti che alimenterebbe diffidenze. “Mi spiace che si vada al congresso con una divisione, ma non è un dramma, succede nella dialettica politica, l’importante è trovare la sintesi e il mio ruolo è anche quello di ricondurre all’unità le diverse voci. Mi dispiacerebbe però se all’una o all’altra mozione si possano intestare logiche di correnti nazionali vista la diversa provenienza dei candidati. Il Pdl teramano è sempre stato autonomo, sarebbe sconveniente portare all’interno logiche imposte da un livello più alto”.